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Arcangelo Michele
Finora Roberto Bernabini è stato considerato un pittore paesaggista, e a buona ragione: io aggiungerei l'aggettivo "grande" perchè i suoi colori e le sue forme sono qualcosa di straordinariamente poetico; tuttavia, negli anni, l'iter del pittore si arricchisce in senso figurativo, dimostrando il suo potere anche oltre la tonalità e i tratti di paesaggi indimenticabili.
Ora, di fronte a questo Arcangelo Michele, così espressivo nella sua maestà, vittoriosa sul demonio, si resta stupefatti per la complessità narrativa del tutto, dove non c'è un vuoto nè esterno nè interiore e dove i colori forti si impongono a viva forza all'occhio dello spettatore.
C'è una filosofia dell'insieme, della compattezza figurativa, della fermezza e varietà tonale: è quella di una metafisica del pensiero, di una teologia fatta dinamismo, per cui la poetica che si deduce è quella di una nuova visione delle cose, un arricchimento lirico e formale, tecnico e cognitivo del mondo e delle sue narrazioni fondamentali. Bernabini è un grande ingegno pittorico, polisemico e proiettato al futuro.
Albano Laziale, 25 Novembre 2020
Professore Aldo Onorati
Buongiorno, indescrivibile ciò che provo nell'osservare quest'opera: emana una bellezza divina e bisogna fermarsi ad osservarla bene, poiché possiede nella sua interezza tutta la maestria del maestro Roberto Bernabini della Greppa. Questo dipinto è un prezioso valore aggiunto dello stesso, già onorosamente conosciuto e apprezzato nei vari luoghi del mondo. Un grande privilegio per noi osservarne qui nei social.
Silvana di Donato, 8/11/2020