La storia di Roberto Bernabini - Artista Roberto Bernabini - Nature morte, paesaggi e figure

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La storia di Roberto Bernabini



Il Maestro Roberto Bernabini nasce a Senatello di Casteldelci (Pesaro-Urbino) e come pittore dà vita alle sue prime opere verso gli anni settanta nella sua casa di Genzano di Roma.

Da allora, i cavalletti, le tele, i pennelli, l'odore acre dell'acquaragia e i suoi amati colori ad olio, sono parte integrante della sua vita.
Le sue opere sono state esposte  nei Teatri, nei Musei, nelle sale Comunali di tutta Italia (Teatro Comunale di Gradara, Locanda Martorelli di Ariccia, Bottega Dell'Arte di Grosseto, Palazzo Mediceo del Comune di San Leo, Museo di Nemi) e all'estero.

Di lui e su di lui hanno scritto critici e organi di stampa quali Onorati, Fantauzzi, Iozzino, Lucchi, Quenzatti, Rocco, Del Frate, Caneo, Biaggi, Il Corriere della sera, La Repubblica, Il Tempo ed altri giornali.

È nell'annuario "Comed" e nell'Arte Contemporanea del Lazio.

Nel 1990 ha ricevuto il Premio Internazionale di Pittura "Viareggio Tavolozza di Carnevale".

I suoi quadri arricchiscono di colore e poesia copertine di importanti case editrici nazionali, e alcune riproduzioni degli stessi si trovano sulle etichette di note case enologiche italiane.


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Con il nipote Mattia Luca
e la nipotina Vittoria Louise

 
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