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Lago, con i riflessi dell'autunno.
Caro maestro, di arte non mi intendo, ma mi riesce facile riconoscere il tocco inconfondibile ( nel ciotolato del sentiero, nella profondità dello scenario...) la sapiente e felice festa di colori, ma soprattutto l'intensa, placida e rasserenante luminosità, che è lo specchio del tuo animo. Guid'io vorrei... diceva il Divin Poeta: E..... ebbene io vorrei essere prerso per incantamento e portato sulle sponde di quel lago per goderne il tepore e la quiete. Si legge, nel dipinto, la serenità e la vividezza con cui vivi l'autunno del tuo tempo: un autunno solare, non crepuscolare, rigoglioso nella tenue vividezza dei suoi colori, addolcimento d'estate e non preludio d'inverno. Il pennello lo hai intinto nella tavolozza del quieto vigore e dell'amore per la vita e la natura che sono la cifra della tua bella persona. Grazie, Roberto, magister vitae, per le emozioni che continui, progido, a donarci. Tuo aff.mo Leonardo Alestra
Roma, 23 Marzo 2018